Grazie all'impegno unitario svolto a livello territoriale dalla Cisl Veneto insieme alle categorie della FP e della FNP, la Regione Veneto finalmente dà applicazione al Decreto Legislativo n.124/98 e dispone ai Direttori Generali delle ULSS di dare seguito alle indicazioni del DL, in cui si esplicita chiaramente che, laddove non vi sia la possibilità di rispettare le priorità indicate nell’impegnativa, si possa ricorrere alla libera professione intramuraria con oneri a carico dell’Azienda.
L’allungamento dei tempi d’attesa, soprattutto delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, è uno dei problemi più importanti della sanità. Adesso, grazie al lavoro svolto da Cisl Veneto, insieme a FP (Funzione Pubblica) e FNP (Federazione Nazionale Pensionati) la Regione Veneto finalmente dà applicazione al Decreto Legislativo n.124/98.
La Regione con la circolare del 13 maggio 2024, inviata ai Direttori Generali delle ULSS, indica di dare seguito a quanto disposto dal DL n.124/98 nella parte in cui si viene chiaramente indicato che, laddove non vi sia la possibilità di rispettare le priorità indicate nell’impegnativa, si possa ricorrere alla libera professione intramuraria con oneri a carico dell’Azienda.
Per avvalersi di questa possibilità il cittadino deve:
- presentare una formale istanza di autorizzazione a poter fruire della prestazione nell'ambito dell'attività libero professionale intramuraria;
- alla richiesta devono essere allegati l'impegnativia e il prememoria rilasciato dal CUP (dove si attesta la data di appuntamento che supera i tempi di attesa propri della priorità assegnata, con l'eventuale rifiuto dell'appuntamento proposto e/o l'effettiva scadenza dei termini di preappuntamento).
La ULSS o altra azienda di competenza, ricevuta la richiesta, dovrà prendere in carico l'utente e rispondere al suo bisogno di salute, garantendo quanto indicato nel DL.
Attenzione perché questo meccanismo non vale per le prestazioni effettuate in regime di libera concorrenza diversa dalla intramuraria.
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