Il sindacato pensionati e l’associazione consumatori come coordinatori e facilitatori di una serie di iniziative in cui le vere protagoniste sono le articolazioni territoriali nelle sette province.
Il tema del costo della vita è diventato sempre più pressante per le famiglie, che cercano soluzioni per contrastare i rincari delle bollette e dei beni di consumo. Intercettando queste esigenze, e volendo mettere a sistema le positive esperienze che già ci sono in alcune province, Fnp e Adiconsum del Veneto hanno avviato una collaborazione che si tradurrà nel coordinare o facilitare iniziative informative e di formazione, di cui poi le vere protagoniste saranno le articolazioni territoriali del sindacato pensionati e dell’associazione dei consumatori.
«Gli aumenti sono particolarmente pesanti proprio per i pensionati, che chiedono consigli, per questo ci è venuto naturale pensare a una forma concreta di collaborazione», commentano Tina Cupani, segretaria generale dei pensionati Cisl, e Davide Cecchinato, presidente regionale dell’associazione consumatori, «Da un lato la Fnp ha una presenza capillare in tutto il Veneto, tra sedi provinciali, rappresentanze locali e recapiti: la capacità organizzativa è un dato di fatto. Dall’altro Adiconsum, oltre alla trentina di sedi in regione, ha potenziato ancora di più la sua attività divulgativa, affiancata a quella di assistenza al consumatore».
La collaborazione fra Fnp e Adiconsum del Veneto si concretizzerà, quindi, in più azioni condivise come “regia” a livello regionale, e che poi ogni provincia farà sue in base alle proprie specifiche esigenze. Come prima cosa, si favorirà la massima circolazione fra gli oltre 160mila iscritti alla Fnp in Veneto delle informazioni utili ai consumatori “firmate” da Adiconsum, come le guide al risparmio periodicamente realizzate. Poi, sindacato e associazione promuoveranno o faciliteranno l’organizzazione di incontri pubblici sui temi del contrasto al caro vita. Infine, Adiconsum formerà sugli stessi temi alcuni “recapitisti” Fnp dei territori interessati, in modo che essi possano fare un primo filtro per i pensionati che si rivolgono a loro. Al di là delle sedi, infatti, il sindacato dei pensionati può contare su quasi 300 operatori che svolgono l’attività di segretariato sociale in altrettanti punti di recapito sparsi in tutta la regione.