La versione definitiva della legge di Bilancio per il 2023, con il bollino della Ragioneria generale dello Stato è pronta. Adesso si apre la fase di discussione alla Camera, quali sono le novità che riguardano i consumatori e le loro famiglie? Vediamole insieme.
La manovra di bilancio approvata dal Consiglio dei Ministri il 21 novembre è arrivata nella sua forma definitive e adesso comincia l’iter parlamentare che la trasformerà in legge. Diverse le novità che toccano i consumatori e le loro famiglie. Ecco le principali novità.
L’azzeramento degli oneri di sistema per le bollette di gas e luce, che scade a fine anno, viene prorogato al 31 marzo 2023. Ridotto per il mese di dicembre lo sconto carburanti da 30,5 a 18,3 cent al litro. Aumentata la soglia Isee per ottenere il bonus sociale che sale da 12 mila a 15 mila euro. L’ampliamento riguarderà oltre 660 mila famiglie, che si aggiungeranno a quelle che già ricevono il bonus per le bollette della luce (circa 2,5 milioni) e il bonus per il gas (circa 1,5 milioni).
Si riduce dal 10% al 5% l'IVA sui prodotti per l’infanzia e l’igiene intima femminile (tampon tax e assorbenti ). Aumenta nel 2023 l’assegno unico per le famiglie che sarà maggiorato del 50% per il primo anno, questa maggiorazione durerà tre anni per le famiglie composte da 3 o più figli ma vale solo per livelli di Isee fino a 40.000 euro. Confermato l’assegno per i disabili.
Viene creata una “Carta Risparmio Spesa” gestita dai Comini e riservata alle famiglie con redditi bassi fino a 15 mila euro. La Carta potrà essere usata per l’acquisto di beni di prima necessità nei punti vendita che aderiscono all’iniziativa e che aggiungeranno un’ulteriore sconto su un paniere di prodotti alimentari.
Congedo parentale facoltativo, viene aggiunto un mese retribuito all’80% e utilizzabile fino al sesto anno di vita.
Arriva quota 103 per le pensioni, il prossimo anno potranno lasciare il lavoro tutti coloro che hanno 62 anni e 41 di contributi (circa 48 mila persone). Attenzione perché il valore degli assegni di chi accede a Quota 103 non potrà essere superiore a 5 volte i trattamenti minimi (circa 2.850 euro per il 2023). Il limite durerà fino alla maturazione dei requisiti “ordinari” del pensionamento (cioè dai 62 ai 67 anni). I lavoratori privati che maturano i requisiti il primo gennaio 2023dovranno attendere fino ad aprile prima di andare in prepensionamento, mentre i dipendenti pubblici potranno farlo ad agosto. Restano in vigore le regole della “Fornero” che saranno riviste nel 2023 con una riforma complessiva. Viene introdotto un premio del 10% per chi decide di restare al lavoro pur avendo raggiunto i requisiti pensionistici. Prorogate per il 2023 Ape Sociale e Opzione Donna. Per quest’ultima ci sono delle novità, viene introdotta una riduzione di età a seconda dei numero di figli: 58 anni con due figli o più, 59 con un figlio, 60 anni senza figli. Inoltre, potrà usufruirne solo chi al momento della richiesta da almeno sei mesi è coniuge o parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità oppure è invalida civile con una riduzione della capacità lavorativa superiore o uguale al 74% oppure licenziata o dipendente di imprese per le quali è attivo un tavolo di crisi aziendale.
Le pensioni minime aumenteranno del 20% a 570 euro (104 euro in più all’anno). Rivisto il meccanismo di calcolo per rivalutare le pensioni all’inflazione, colpendo la porzione delle pensioni da 2.100 euro lordi mensili in su.
Confermati i bonus per la rottamazione della tv (massimo 100 euro) e il contributo di massimo 30 euro per l’acquisto dei decoder e dell’apparecchio tv senza rottamazione. Questi bonus sono riservati ai nuclei familiari con Isee non superiore a 20 mila euro.
Dal primo gennaio 2023, il tetto dei pagamenti in contanti sale a 5.000 euro.
Aumenta da 30 a 60 euro la soglia che fa scattare l’obbligo di accettare i pagamenti digitali con carta e bancomat, senza incorrere in sanzioni.
Non si pagherà l’IMU per gli immobili non utilizzabili né disponibili, per i quali sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria in relazione ai reati di cui agli articoli 614, secondo comma, o 633 del codice penale o per la cui occupazione abusiva sia stata presentata denuncia o iniziata azione giudiziaria penale.
Taglio al cuneo fiscale per aumentare le buste paga dei dipendenti con redditi medio-bassi. Un taglio di due punti sarà destinato ai redditi fino a 35mila euro. E’ la proroga a quello già in vigore che ha riguardato 13,8 milioni dipendenti, i quali hanno ottenuto un aumento netto compreso tra 178 euro (per i redditi lordi annui di 12 mila euro) e 435 euro (redditi fino a 35mila euro). Inoltre per i dipendenti con redditi fino a 20 mila euro, il taglio sarà di tre punti.
Sarà ridotta dal 10% al 5% l’aliquota sui premi di produttività fino a 3 mila euro ai dipendenti. Ci sarà un incentivo di 6 mila euro per le imprese che assumono a tempo indeterminato i percettori del Reddito di cittadinanza e stabilizzano i giovani under 36.
Cambia il Reddito di cittadinanza è stato confermato per i primi 8 mesi del 2023 gli “occupabili”, vale a dire per coloro che hanno tutte le condizioni e nessun impedimento per ottenere un impiego. Previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito. Si decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua. Chi ricade in questa categoria, potrà accettare contratti di lavoro intermittente o stagionale fino a 3 mila euro lordi senza rinunciare al Rdc. Per chi non rientra in questa categoria, cioè i nuclei familiari con minorenni, disabili o anziani con almeno 60 anni a carico, non cambierà nulla.
Prorogate le agevolazioni per acquisto prima casa per i giovani under 36. ll regime forfettario per i lavoratori autonomi (cd flat tax) vede aumentare la soglia da 65mila a 85mila. Viene introdotta anche una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e con soglia massima di 40.000 euro.
Cancellate le cartelle fiscali dal 2000 fino al 2015 per un importo fino a 1.000 euro. Mentre per le cartelle tra il 1 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022 è prevista una mini sanzione al 5% con la rateizzazione fino a 5 anni. Stop agli aumenti sulle multe per violazione del Codice della strada.
Queste le principali misure che adesso devono passare il vaglio del Parlamento che può intervenire con modifiche e nuove misure. La legge di bilancio deve essere tassativamente approvata dal parlamento entro il 31 dicembre di ogni anno, pena il passaggio all’esercizio provvisorio.