Agenzia delle entrate: nuova ondata di false comunicazioni di rimborsi “straordinari”

L'Agenzia delle Entrate ha lanciato l'allarme sulle false comunicazioni relative a rimborsi fiscali “straordinari"! Fate attenzione ma, soprattutto, non fornite i vostri dati personali!

Continuano a circolare false comunicazioni a nome dell’Agenzia delle Entrate relative a rimborsi fiscali “straordinari”, i malfattori utilizzano il pretesto di un fantomatico rimborso a favore della vittima per invogliarla ad inserire i propri dati personali e altre informazioni da sfruttare per successive azioni fraudolente.

Diversi gli elementi che contraddistinguono queste comunicazioni inviate tramite mail:

  • Mittente indirizzo estraneo all’Agenzia delle entrate
  • Errori grammaticali e di punteggiatura
  • Oggetto “Rimborso straordinario”
  • Riferimenti nel corpo del messaggio ad un fantomatico rimborso fiscale di importo variabile e casuale
  • Presenza di un allegato pdf da compilare ed inviare in risposta al mittente

Per renderle ancora più verosimili queste comunicazioni potrebbero esser recapitate anche alla posta elettronica certificata della vittima Di seguito un esempio di e-mail malevola.

Dello schema malevolo fa parte anche un allegato pdf, riportante indirizzi e loghi Agenzia delle Entrate, da compilare con le seguenti informazioni:

  • Intestazione della società
  • Indirizzo della sede legale
  • Partita Iva
  • Nome dell’amministratore delegato
  • IBAN e intestatario conto corrente

Alla vittima viene anche richiesto di inviare unitamente al modulo debitamente compilato la copia dei seguenti documenti in corso di validità:

  • Visura Camerale aggiornata
  • Documento di identità dell’amministratore
  • Secondo documento d’identità dell’amministratore (patente o passaporto)
  • Tessera sanitaria

Prestare la massima attenzione e, qualora si ricevessero e-mail analoghe all’esempio sopra riportato, di non cliccare sui link in esse presenti, di non scaricare, aprire e compilare eventuali allegati, di non fornire credenziali d’accesso, dati personali e le coordinate bancarie in occasione di eventuali telefonate legate a questo tipo di fenomeni e di non ricontattare assolutamente il mittente di eventuali comunicazioni.

L’Agenzia delle Entrate disconosce questa tipologia di comunicazioni, rispetto alle quali si dichiara totalmente estranea. In caso di dubbi sulla veridicità di una comunicazione ricevuta dall’Agenzia rivolgersi ai contatti reperibili sul portale istituzionale http://www.agenziaentrate.gov.it o direttamente all’Ufficio territorialmente competente.

I consigli della Polizia Postale:

  1. Se ricevete mail simili all’esempio prestate attenzione, anche se state davvero aspettando un rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate;
  2. Aprire la mail da un computer può togliere ogni dubbio. Sarà più facile controllare da chi è stata mandata e ci si accorgerà che l’indirizzo è ‘strano’ e nulla ha a che fare con il sito ufficiale che si occupa di spedizioni;
  3. Installate sul vostro computer oltre a un software antivirus, anche un filtro antispam;
  4. Controllate che posizionando il puntatore del mouse sul link presente nella mail, in basso a sinistra del monitor del computer, appaia l´indirizzo Internet del sito indicato, e non uno diverso;
  5. Verificate sempre che nei siti web dove bisogna immettere dati (account, informazioni personali), la trasmissione degli stessi avvenga con protocollo di sicurezza Https, che si riconosce da un’icona a forma di lucchetto di colore grigio o verde che appare a fianco dell’indirizzo digitato (vedi sotto) e significa che il sito è sicuro e ha un certificato attendibile.