Il Tribunale di Verona con sentenza pubblicata lo scorso 18 giugno è tornato a pronunciarsi sulla questione dei diamanti da investimento acquistati presso le banche ed ha condannato l’Istituto di Credito a corrispondere all’attore, assistito dall’Avv. Federica Carpi, consulente di Adiconsum Verona, una somma data dalla differenza tra il prezzo di acquisto delle pietre ed il loro attuale valore di realizzo.
Il ricorrente, privo di competenze tecniche specifiche nel settore e riponendo la massima fiducia nella professionalità e competenza della propria banca di cui era cliente da quarant’anni, sosteneva di avere prospettato alla propria consulente finanziaria della filiale la volontà di investire parte dei propri risparmi in un prodotto finanziario “sicuro e privo di rischi” e di avere quindi acquistato, su consiglio di lei, alcuni diamanti da investimento della società IDB s.p.a., che poi, come è noto, sarebbe fallita nel 2017.