Truffa bancaria, recuperati oltre 2000 euro grazie ad Adiconsum Verona

La decisione da parte dell'ABF è in favore di una consumatrice assistita da Adiconsum Verona.

Nuova recentissima decisione da parte dell'ABF in favore di una consumatrice assistita da Adiconsum Verona, che si era vista sottrarre dal proprio conto corrente la somma di € 2.384,45 a seguito di una truffa informatica.

La consumatrice dapprima riceveva un messaggio in cui la si avvisava di una anomalia rispetto al proprio conto. Poi riceveva una telefonata da parte di un sedicente operatore del proprio istituto di credito che, per risolvere il problema, la invitava a comunicare alcuni codici che le sarebbero stati inviati per messaggio.

E' importante evidenziare come la truffa sia stata realizzata senza che alla consumatrice fosse stato richiesto pin, password o altro codice di accesso personale, richieste queste che avrebbe potuto far insospettire la consumatrice.

Riferisce l'avv. Maura Calzolari di Adiconsum Verona che l'accoglimento della richiesta di restituzione delle somme sottratte si poggia "sull'incapacità dell'intermediario di dimostrare la corretta autenticazione, registrazione e contabilizzazione delle operazioni mediante un sistema di autenticazione forte, unico sistema in grado di garantire gli standard di sicurezza previsti dalla normativa vigente".

"In casi similari - precisa Davide Cecchinato, Presidente Adiconsum Verona - può essere utile rivolgersi ad Adiconsum per la necessaria assistenza".