Saldi invernali, al via da sabato 4 gennaio

Il periodo delle vendite di fine stagione invernale in Veneto inizia dal 4 gennaio (come nel resto d'Italia) e terminerà il 28 febbraio. Un momento molto atteso che anche quest’anno potrebbe essere sotto tono a causa del momento economico difficile attraversato da molte famiglie.

Iniziano i saldi in Veneto ma la situazione economica è difficile e le famiglie ne risentono. L'indagine "The State of Shopping 2024" realizzata lo scorso febbraio da ShopFully in collaborazione con la sister company Offerista Group coinvolgendo circa 11.000 utenti delle proprie app in 8 paesi europei, tra cui Spagna, Italia, Francia e Germania, offre una completa panoramica delle preferenze dei consumatori.


Il 95% dei consumatori italiani che hanno risposto preferisce acquistare nei punti vendita fisici e tra questi, quasi 7 su 10 (65%) preferiscono far compere esclusivamente in negozio. L’Italia si posiziona al secondo posto tra i Paesi della ricerca, dopo la Spagna (92%).

Per il 68% dei consumatori italiani il principale punto di forza dello store fisico è rappresentato dalla possibilità di testare, vedere e toccare il prodotto con mano. Tuttavia l’83% degli intervistati dichiara di utilizzare i canali digitali per cercare informazioni sui prodotti prima di comprare in negozio, con una preferenza per le piattaforme e le app che raggruppano volantini digitali (64%), seguiti dai marketplace online (40%). 

In attesa di sabato 4 gennaio, vediamo quali sono i diritti dei consumatori.

A cosa fare attenzione quando si acquista in saldo?

Le vendite di fine stagione “riguardano i prodotti, di carattere stagionale o di moda, suscettibili di notevole deprezzamento se non vengono venduti entro un certo periodo di tempo” art. 15 del D. Lgs. 114/98 (Decreto Bersani). Il medesimo articolo indica chiaramente che “lo sconto o il ribasso effettuato deve essere espresso in percentuale sul prezzo normale di vendita che deve essere comunque esposto”. Questa indicazione ci permette di valutare al meglio la convenienza dell’acquisto. Ricordiamo inoltre che il prezzo e lo sconto indicato sono vincolanti, quindi se al momento di pagare uno dei due o entrambi sono differenti e a vostro svantaggio, pretendete il rispetto di quanto indicato sul cartellino. In caso di rifiuto rivolgetevi alla Polizia Municipale.

Inoltre la merce in saldo deve essere tenuta separata e ben individuabile rispetto a quella a prezzo pieno.

I saldi hanno spesso percentuali di sconto allettanti, non fatevi abbagliare perché se pur scontato un prodotto o capo d’abbigliamento che non serve è come buttare soldi dalla finestra. Vi consigliamo, prima di buttarvi a capofitto negli acquisti, di compilare una lista di quello che realmente ci serve. Inoltre non bisogna fermarsi al primo negozio ma fare prima un giro esplorativo e poi andare a colpo sicuro.

Sarebbe sempre meglio provare i capi d’abbigliamento prima di precedere all’acquisto, tuttavia è bene sapere che questa possibilità non è obbligatoria per il commerciante, anche se è molto raro non venga concessa.

Attenzione perché la possibilità di cambiare il capo dopo l’acquisto è lasciata alla discrezionalità del negoziante. Questa regola non vale se il prodotto è danneggiato o non conforme (artt. 130 e ss. d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questi due casi il negoziante ha l’obbligo di riparare o sostituire il capo e, nel caso ciò risulti impossibile, deve ridurre o restituire il prezzo pagato. Questo può avvenire solo se l’acquirente denuncia il difetto del capo entro due mesi dalla data della scoperta dello stesso.

Se invece il prodotto acquistato in saldo ha bisogno di modifiche e/o adattamenti sartoriali (es. orli, maniche, asole, ecc…) il costo è a carico del cliente, salvo accordo diverso. Comunque il negoziante deve avvisare preventivamente il consumatore.

Contrariamente a quanto viene a volte scritto o dichiarato la garanzia vale anche per i prodotti in saldo e la sua durata è quella usuale di due anni. Per questo motivo è meglio conservare lo scontrino e se di carta chimica che tende a scolorirsi con il passare del tempo, fare una copia cartacea o digitale.

Non è possibile limitare o impedire il pagamento dei prodotti in saldo se effettuato con carte di credito o bancomat, così come non può essere applicato un sovraprezzo. Ricordiamo che dal 30 giugno 2022 chi non accetta mezzi di pagamento elettronici è sanzionato con una multa di 30 euro più il 4% del valore dell’operazione rifiutata.

Se ti imbatti in comportamenti scorretti, segnalacelo perchè ci servirà per monitorare l’applicazione della normativa e preparare azioni a tutela dei diritti del consumatore, scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..