Una bella notizia arrivata a inizio luglio per tutti i consumatori che si recheranno all’estero per lavoro o vacanza, esteso fino al 2032 il roaming a tariffa nazionale.
Il roaming a tariffa nazionale riguarda il regime grazie al quale i viaggiatori nell’UE e nello SEE (Spazio Economico Europeo) possono effettuare chiamate, inviare messaggi e navigare in internet (entro certi limiti) all’estero senza costi aggiuntivi.
Vediamo come funziona: se con il proprio operatore si dispone di chiamate e SMS illimitati, questi saranno disponibili anche quando si utilizzano i servizi di roaming nell’UE. Se si dispone anche di traffico di dati mobili illimitato o di tariffe molto convenienti per i dati mobili, l’operatore potrebbe applicare un limite di salvaguardia all’uso dei dati in roaming. In tal caso, è tenuto a informare il cliente in anticipo di tale limite e ad avvisarlo quando viene raggiunto. Le norme UE assicurano che questo limite di dati per il roaming corrisponda al consueto modello di utilizzo della maggior parte dei viaggiatori. Il limite di salvaguardia sarà abbastanza elevato da coprire, se non tutte, la maggior parte delle esigenze di roaming. Al di là di tale soglia, si può continuare a utilizzare i dati in roaming pagando un leggero sovrapprezzo, che ha un limite massimo di 2 euro/GB a partire dal 1º luglio 2022 e che diminuirà progressivamente fino a 1 euro nel 2027.
I Paesi coinvolti sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Lichtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria. Mentre per San Marino e Città del Vaticano le reti sono quelle degli operatori italiani.
Negli altri Paesi bisogna controllare con il proprio operatore i costi aggiuntivi previsti.
Attenzione perché se siamo cittadini italiani, il regolamento è valido quando ci si trova in uno di questi Paesi e non quando dall’Italia si comunica verso l’estero. In quest’ultimo caso, si paga la tariffa prevista del proprio operatore.
Il regolamento ha previsto anche che i consumatori avranno diritto a una qualità di internet mobile all’estero identica a quella di cui dispongono nel proprio paese.
Aumentano le informazioni allo scopo di evitare costi aggiuntivi al consumatore. Quindi gli operatori dovranno informare i consumatori sui tipi di numeri telefonici che possono comportare costi aggiuntivi, tramite Sms automatici inviati quando si trovano in uno dei Paesi elencati sopra.
Le nuove norme sul roaming garantiscono che i cittadini siano a conoscenza del numero unico di emergenza europeo 112, che possono utilizzare ovunque nell’Ue per contattare i servizi di emergenza. Entro giugno 2023 gli operatori dovrebbero inviare messaggi automatici ai loro clienti che viaggiano all’estero per informarli sulle modalità alternative disponibili per contattare i servizi di emergenza.
Non tutti sanno che viaggiando in aereo o in nave, il nostro smartphone si può collegare alla rete di bordo che è fornita da satelliti con costi molto elevati. Le nuove norme impongono agli operatori di tutelare i consumatori e di informarli se i loro telefoni si collegano a reti non terrestri. Inoltre, gli operatori dovrebbero interrompere automaticamente i servizi mobili se i costi per l’utilizzo arrivano a 50 euro o un altro limite predefinito. Infine può essere offerta al consumatore la possibilità di rinunciare al roaming satellitare.
Se state pensando di utilizzare il roaming gratuito e acquistare una sim di un operatore estero più conveniente, dovete sapere che gli operatori sono autorizzati a tenere traccia della provenienza geografica dei consumi e dopo 4 mesi di prevalenza estera, possono avvisare il titolare della sim che verrà applicato un sovrapprezzo in caso di prosecuzione della permanenza lontano dalla nazione di riferimento. Questo meccanismo non si applica ai lavoratori frontalieri.