La fine del mercato tutelato è prevista per il 2024, salvo proroghe, 10 milioni le famiglie coinvolte. Situazione ideale per le società e gli operatori senza scrupoli che attivano contratti di fornitura non richiesti. Come proteggersi?
La fine del mercato tutelato, che salvo proroghe è prevista per il 2024, e i 10 milioni di famiglie coinvolte sono terreno fertile per le società e operatori senza scrupoli che attivano contratti di fornitura non richiesti. Come proteggersi?
Numerosi i reclami nei confronti di Axpo Italia Spa, società fornitrice di energia elettrica e gas, con cui gli utenti lamentavano l’attivazione a loro insaputa di contratti di luce e gas intestati a proprio nome, dei quali erano venuti a conoscenza dopo aver ricevuto lettere di chiusura del precedente fornitore o dei solleciti di pagamento delle fatture insolute. Inoltre veniva segnalato che i dati personali (come ad es. indirizzo email, numero di telefono e di fornitura) indicati nel contratto erano inesatti o non aggiornati.
Si è attivato il Garante per la Protezione dei Dati Personali (c.d. Garante della Privacy) che dopo aver effettuato le ispezioni necessarie ha constatato che la società acquisiva i nuovi contratti per la fornitura di luce e gas tramite una rete di circa 280 venditori (agenti e subagenti) porta a porta, senza essersi dotata di strumenti e procedure idonee ad avere certezza che i dati inseriti dai venditori all’interno del proprio database corrispondessero effettivamente ai reali utilizzatori delle utenze (quali ad esempio, sistemi di alert per rilevare anomalie procedurali; procedure di controllo dell’operato delle agenzie; verifiche puntuali dell’esattezza dei dati acquisiti; ecc.). Tali carenze hanno comportato l’acquisizione di contratti non richiesti, spesso compilati con dati personali inesatti e non aggiornati. Significativo il caso limite di un utente che aveva contestato alla società ben 23 attivazioni su altrettante utenze aventi la stessa data di inizio e cessazione di fornitura. Nel database della società, inoltre, erano presenti 2.462 proposte contrattuali in cui lo stesso indirizzo email del potenziale cliente era ripetuto per più di cinque volte.
Il Garante Privacy ha comminato una sanzione di 10 milioni di euro ad Axpo Italia Spa, ingiuntendo alla società l’adozione di una serie di misure correttive, tra cui l’utilizzo di un sistema di “check-call” bloccante che permetta di verificare la correttezza dei contratti acquisiti tramite la rete di venditori; l’introduzione di sistemi di alert idonei a rilevare eventuali comportamenti scorretti e/o fraudolenti di acquisizione dei dati di potenziali clienti da parte dei venditori; l’implementazione di meccanismi di accertamento della effettiva ricezione delle comunicazioni trasmesse al cliente in fase di contrattualizzazione; l’adozione di regole procedurali volte a rafforzare le attività di audit nei confronti dell’operato delle agenzie.
Cinque consigli per Evitare i Raggiri Telefonici su luce e gas
1. Prendete l’abitudine di non dire facilmente “SI” al telefono. La maggior parte delle chiamate iniziano con “Buongiorno, è lei il signor Mario Rossi?” e siamo portati naturalmente a rispondere si, ma come documentato anche da alcune trasmissioni televisive, quel SI pronunciato ingenuamente potrebbe essere usato in registrazioni artefatte e montate in maniera fasulla come consenso all’accettazione delle clausole di un contratto. Prendete l’abitudine di usare un’altra formula, del tipo “Mi Dica” o “ Con Chi Parlo?” quando vi chiedono se siete voi a rispondere. Nel tempo vi accorgerete che molti di questi Call Center mettono giù il telefono da soli quando non gli rispondete “si” alla prima domanda. La registrazione della telefonata è uno strumento che deve servire a tutelare i clienti e, infatti, gli operatori telefonici seri ed onesti avvisano quando si procederà alla registrazione telefonica e metteranno a disposizione tale registrazione quale garanzia che si sta effettivamente sottoscrivendo quanto dichiarato durante la telefonata. Anzi, durante la registrazione, vi suggeriamo di far ripetere all’operatore quanto vi ha promesso in termini di condizioni contrattuali.
2. Cercate di capire con chi siete realmente al telefono. Prima di dare dei vostri dati, chiedete sempre all’operatore di qualificarsi completamente. Se dice di chiamarvi dal vostro fornitore e non conosce il nome del vostro fornitore o dice genericamente che chiama dal fornitore nazionale allora state sicuri che si tratta di una truffa. Se dice di chiamare dalla vostra zona, chiedetegli di quale zona state parlando. Nella maggior parte dei casi non saprà rispondervi e voi capirete che si tratta di un truffatore. Spacciarsi per chi non si è realmente è un palese comportamento truffaldino. Anche se l’offerta poi proposta fosse effettivamente valida (ndr: se fosse valida, non userebbero escamotage e sotterfugi), usare l’inganno per proporla è una pratica assolutamente scorretta. Voi dovete essere sempre consapevoli di chi avete dall’altro capo del telefono, in modo da avere un interlocutore chiaro a cui fare riferimento anche in un secondo momento, magari in caso di problemi.
3. Non cedete facilmente ai ricatti. Come detto inizialmente, molti di questi call center adottano sempre più spesso tattiche aggressive o ricattatorie. Un ingenuo cittadino può sentirsi dire “si sbrighi che non ho tempo da perdere”, “peggio per lei se non vuole il rimborso, è solo lei che ci rimette”, “se non cambia tariffa le stacchiamo la luce/il gas”, “se non mi da tutti i dati le attivo la tariffa più costosa”, “poi vedrà a fine mese in bolletta e vediamo se avrà ancora voglia di sorridere”, ecc… Le frasi che potrete sentire sono le più disparate. Non fatevi intimorire da questi atteggiamenti aggressivi. Un operatore vero non si comporterebbe mai in questo modo. In ogni caso, ricordate sempre che non ci sono scadenze improrogabili e, se proprio avete paura che ci possano essere dei disservizi, chiudete la chiamata con il Call Center e chiamate voi il vostro fornitore ai numeri ufficiali che trovate in bolletta. Solo così sarete certi di parlare davvero con il vostro fornitore e sarete voi a fare le domande e non a subire la conversazione.
4. Se ormai avete capito che siete di fronte ad un truffatore, siate diretti e risoluti: chiedete come fanno ad essere in possesso dei vostri dati e, se mai vi rispondessero, fate espressa richiesta di rimuovere i vostri dati personali dai loro sistemi con decorrenza immediata, ribadendolo comunque ad ogni chiamata. Da cellulare potrete bloccare facilmente il numero, da fisso, soprattutto con gli apparecchi più datati, diventa impossibile.
5. Avere il controllo delle Proprie utenze di Luce e Gas. Se siete voi a prendere l’iniziativa e avete attivato una tariffa conveniente, magari con un prezzo bloccato per 12 mesi, sarete più immuni al fascino delle eventuali “offerte” telefoniche. Quando sapete bene chi è il vostro fornitore, non potranno ingannarvi spacciandosi per chi non sono.
Se ti hanno attivato un contratto di luce o gas non richiesto o sei in difficoltà e desideri una consulenza sulle bollette di luce e gas, telefona allo 041/5330832-833 oppure invia una mail a