La società Ecom srl, attiva con il brand “energia comune” nella vendita di gas naturale e di energia elettrica a clienti finali nel mercato libero, è stata multata dall’Antitrust. Tra i segnalanti all’Autorità, Adiconsum Padova Rovigo.
La società Ecom, è stata segnalata all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato da singoli consumatori e diverse associazioni, tra cui Adiconsum Padova Rovigo, per i seguenti comportamenti scorretti ai danni dei consumatori:
A. mancanza di trasparenza nella prospettazione delle condizioni economiche di fornitura, sia nel materiale promozionale disponibile nel sito web aziendale vedi sito, sia nella documentazione contrattuale;
B. richiesta di pagamento di morosità pregresse ai clienti subentranti/volturanti estranei al precedente intestatario dell’utenza ai fini dell’attivazione della fornitura;
C. attivazione di forniture non richieste (ANR), prevalentemente tramite teleselling, realizzate in assenza della sottoscrizione o del consenso espresso e consapevole da parte del consumatore nonché sulla base di informazioni non rispondenti al vero, inesatte o incomplete circa l’identità del Professionista, lo scopo dei contatti telefonici, le obbligazioni nascenti dal contratto, le condizioni di mercato;
D. ostacoli al diritto di recesso esercitato nei termini previsti.
L’Antitrust lo scorso 19 luglio 2022, ha avviato il procedimento istruttorio coinvolgendo anche Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni).
Particolarmente grave la posizione della società “consapevole che, in vari casi, i consumatori sono stati indotti a sottoscrivere o ad aderire a proposte commerciali per l’attivazione di una fornitura di energia elettrica e/o gas naturale nel mercato libero, sulla base di informazioni non veritiere o incomplete, circa l’identità del fornitore, la natura delle obbligazioni derivanti dal contratto, nonché le caratteristiche dell’offerta, veicolate dagli agenti stessi durante il contatto telefonico al fine di ottenere un adesione non consapevole alla proposta di contratto“.
Al termine dell’istruttoria l’Antistrust vieta l’ulteriore continuazione delle quattro pratiche scorrette ed eroga alla società una sanzione di 2,7 milioni di euro.
Nonostante gli interventi e le sanzioni da parte dell’autorità di controllo, il fenomeno dei call center aggressivi non accenna a diminuire, si susseguono a qualsiasi ora del giorno le telefonate per proporre tariffe convenienti o cambi di fornitore “obbligatori”. Per non cadere nella trappola bisogna mettere in pratica alcuni accorgimenti.
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