La notizia arriva direttamente dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale, la fase di sperimentazione è terminata. Si potrà accedere ai servizi digitali abilitati della PA con la CIE scegliendo se continuare ad utilizzare la carta fisica oppure inquadrando un QR Code tramite l’App CieID o inserire email e password con un codice temporaneo ricevuto per SMS. Vediamo da vicino di cosa si tratta.
La Carta di Identità Elettronica (CIE) è il documento d’identità dei cittadini italiani emesso dal Ministero dell’Interno e prodotto dal Poligrafico e Zecca dello Stato che, grazie a sofisticati elementi di sicurezza e anticontraffazione, permette l’accertamento dell’identità del possessore e l’accesso ai servizi online delle Pubbliche Amministrazioni sia in Italia (vedi elenco) che nei Paesi dell’Unione Europea.
La CIE può essere richiesta, al proprio Comune di residenza, dai cittadini italiani nei seguenti casi:
- possesso di una carta di identità cartacea,
- furto, smarrimento o deterioramento del proprio documento d’identità,
- possesso di una Carta di Identità Elettronica di I e II generazione (emesse prima del 4 luglio 2016).
La validità della CIE dipende dall’età del titolare al momento della richiesta del documento:
- 3 anni dalla data di emissione per i minori che hanno meno di 3 anni di età;
- 5 anni dalla data di emissione per i minori con un’età compresa tra i 3 e i 18 anni;
- 9 anni più i giorni intercorrenti fra la data della richiesta e la data di nascita per tutti gli altri.
Il rilascio della CIE ha un costo fisso di 16,79 euro, può essere maggiore in alcuni Comuni che prevedono specifici costi di segreteria e diritti fissi.
I livelli di sicurezza
I cittadini possono accedere ai servizi online aderenti con le credenziali CIE in maniera semplice e veloce. In funzione del servizio richiesto, l’autenticazione può avvenire attraverso 3 livelli a sicurezza crescente:
- livello 1: accesso mediante una coppia di credenziali (username e password);
- livello 2: l’accesso prevede, in aggiunta alle credenziali di livello 1, l’impiego di un secondo fattore o meccanismo di autenticazione che certifichi il possesso di un dispositivo (es. codice temporaneo OTP, scansione QR code);
- livello 3: è richiesto l’utilizzo di lettore o uno smartphone dotato di tecnologia NFC per la lettura della CIE.
La novità, le credenziali di livello 1 e livello 2
Per poter utilizzare le credenziali è necessario prima “attivarle” tramite la procedura online. È sufficiente aver effettuato la richiesta di emissione della CIE e aver fornito i propri contatti (numero di cellulare ed e-mail). Si può attivare le credenziali, anche prima della consegna della CIE, semplicemente:
- inserendo il codice fiscale, il numero di serie della CIE e alcune cifre della prima metà del codice PUK (presenti sulla ricevuta che è stata rilasciata) e proseguendo con la procedura di attivazione. Hai smarrito o non ricordi il codice PUK? Scopri come recuperarlo dall’app CieID
oppure
- se già in possesso della Carta, effettuando un accesso di livello 3 e proseguendo con la procedura di attivazione.
È sempre possibile revocare le proprie credenziali di livello 1 e 2 tramite la funzionalità disponibile nell’area personale.
Entra con CIE – Livello 3
La Carta di Identità Elettronica può essere utilizzata come strumento di autenticazione digitale attraverso un computer, uno smartphone o entrambi.
Per farlo è necessario avere le 8 cifre del PIN: la prima parte viene consegnata alla richiesta della carta, la seconda alla consegna del documento (in caso di smarrimento clicca qui).
Le possibili modalità di autenticazione:
- modalità desktop: si può accedere attraverso un computer collegato a un lettore di smart card contactless abilitato alla lettura della CIE, su cui bisogna avere installato il “Software CIE“;
- modalità mobile: si può accedere con uno smartphone dotato di interfaccia NFC per la lettura della CIE, con l’app “CieID” installata;
- modalità desktop con mobile: l’accesso al servizio avviene da computer, utilizzando uno smartphone dotato di interfaccia NFC per la lettura della CIE, e l’app “CieID“.