Difendersi dall’inflazione, consigli sul conto corrente

Diffusa l’indagine annuale di Banca d’Italia sul costo dei conti correnti. Le notizie non sono positive: lo scorso anno le spese di gestione di un conto corrente sono aumentate a causa della crescita sia delle spese fisse sia di quelle variabili. Risparmiare è però possibile, basta un poco di attenzione e, soprattutto, far giocare la concorrenza.

L’indagine di Banca d’Italia sul costo dei conti correnti nel 2021 (novembre 2022) ci fornisce alcune indicazioni molto importanti, lo scorso anno la spesa per la gestione di un conto corrente è cresciuta di 3,8 euro, raggiungendo l’importo di 94,7 euro. La variazione della spesa è legata alla crescita sia delle spese fisse sia di quelle variabili, che hanno contribuito rispettivamente per il 73,4 e per il 26,6 per cento all’aumento complessivo. Tra le spese fisse l’apporto più significativo è attribuibile a quelle per l’emissione e per la gestione delle carte di pagamento; le spese variabili sono cresciute principalmente per effetto della maggiore operatività della clientela, che si era invece contratta nel 2020, particolarmente per le operazioni presso gli sportelli. La spesa dei conti correnti on line è passata da 21,5 a 24,3 euro, in ragione della spesa per i canoni di base e di una maggiore operatività. Per i conti postali l’incremento osservato, da 53,0 a 58,0 euro, è causato principalmente dall’accresciuta operatività dei correntisti.

Un conto corrente online permette di risparmiare oltre 50 euro/anno rispetto a un conto tradizionale, se poi si ha un conto che non rispecchia le nostre esigenze possiamo arrivare oltre i 100 euro/anno.

Consigli per risparmiare

  • I tassi di interesse, anche se in aumento, restano ancora bassi, quindi non utilizziamo il conto corrente come di gestione del risparmio ma per quello che è, uno strumento per gestire le entrate e le spese correnti.
  • I documenti che la banca invia sono importanti sia per le contestazioni sia perché sono lo strumento per avvisarvi di eventuali peggioramenti delle condizioni (così potrete recedere dal contratto senza penalità), quindi non gettateli ma conservateli con cura.
  • Se non avete un conto corrente on line, l’invio dell’estratto conto ha un costo, optate per una periodicità almeno trimestrale e, se volete controllare le operazioni, utilizzate i servizi bancomat o quelli telefonici della banca.
  • Le operazioni on line sono sempre più convenienti rispetto all’operatività dello sportello, oltre a risultare più comode perché slegate dagli orari di apertura delle filiali.
  • La domiciliazione delle bollette è gratuita, la singola operazione di pagamento costa in media un euro. Pensate a quante bollette si pagano in un anno…
  • Attenzione ai conti che prevedono un numero di operazioni incluse nel costo (cd. a forfait) perché se si supera il limite si paga salato. Se questo vi succede frequentemente, è arrivato il momento di cambiare conto.
  • La carta di credito del proprio conto corrente potrebbe essere anche conveniente ma attenzione a eventuali vincoli, ad es. è gratuito solo se si supera un certo importo annuo.
  • Avete bisogno di prelevare: mai con la carta di credito e sempre con il bancomat, ricordando che se non utilizzate quelli della vostra banca potrebbero esserci dei costi.
  • Fate attenzione a non andare in rosso, potrebbe costarvi caro.
  • Le banche offrono conti per giovani, pensionati…se rientrate in una di queste categorie confrontate i costi con quelli del vostro conto e se sono migliori non esitate a cambiare.

Un aiuto per scegliere

La normativa di trasparenza prevede che il consumatore, prima di sottoscrivere il contratto, sia informato del costo ipotetico complessivo per l’utilizzo del conto prescelto attraverso un Indicatore Sintetico di Costo (ICC). Inoltre, in occasione delle comunicazioni periodiche, il consumatore deve potere confrontare le spese effettivamente sostenute con l’ICC, per verificare la congruenza del profilo tariffario rispetto alle proprie esigenze. Lo scostamento tra la spesa effettiva e l’indicatore di costo può dipendere da un’operatività diversa da quella prevista nel profilo come pure da un livello delle commissioni applicate inferiore a quello massimo pubblicizzato.

Banca d’Italia ha calcolato che nel 2021 la quota di clienti che ha sostenuto una spesa di gestione inferiore all’ICC è rimasta invariata rispetto al 2020, ed è stata pari al 66 per cento. La spesa di questi conti è stata di circa 79,9 euro a fronte di un ICC di 210,0 euro; nel rimanente 34 per cento la spesa di gestione è stata di 122,6 euro a fronte di un ICC di 52 euro.

I sei profili di operatività individuati dalla Banca d’Italia per i conti c.d. “a pacchetto” sono:

• Giovani (164 operazioni all’anno) – usano una carta prepagata e non hanno carta di credito, utilizzano internet per le operazioni e usano poco gli assegni.

• Famiglie con bassa operatività (201 operazioni all’anno) – mutuo e finanziamenti per l’acquisto, non possiedono una carta di credito.

• Famiglie con media operatività (228 operazioni all’anno) – mutuo e carta di credito.

• Famiglie con elevata operatività (253 operazioni all’anno) – mutuo, carta di credito, servizi di investimento, domiciliano le utenze, effettuano pagamenti, prelievi con la carta di debito e utilizzano anche gli assegni.

• Pensionati con bassa operatività (124 operazioni all’anno) – preferiscono le operazioni allo sportello rispetto alle possibili alternative (phone/home banking).

• Pensionati con media operatività (189 operazioni all’anno) – utilizzano le carte di debito per prelevare e pagare, hanno la carta di credito e servizi di investimento.

Per il conto corrente c.d. “a consumo”, invece, è previsto un solo profilo con ipotesi di utilizzo. Grazie al noto decreto legge Bersani (2007), si può ottenere l’estinzione del conto corrente bancario senza dover sostenere delle spese per la chiusura o oneri ulteriori.

Cambiare conto corrente

La procedura per cambiare conto corrente è semplice grazie al “Servizio di trasferimento dei servizi di pagamento connessi ad un conto di pagamento” previsto dalla legge n. 33/2015, la cd “portabilità”.

Con questo servizio è possibile trasferire il proprio conto corrente e alcuni servizi di pagamento ad un altro istituto di credito, rilasciando una specifica autorizzazione alla nuova banca, senza doversi recare presso la “vecchia” per l’estinzione dei servizi/rapporti.

La portabilità prevede che i conti siano:

  • detenuti nella stessa valuta (Euro);
  • abbiano stessa intestazione, ad es. se il vecchio conto era cointestato, lo dovrà essere anche il nuovo;
  • presso banche del territorio nazionale.

La richiesta della portabilità del conto corrente avviene tramite compilazione della modulistica che viene fornita dalla banca. Importante è ricordare che su questo modulo dovrà essere indicata la data di efficacia del trasferimento. Ricordatevi che se avete un conto in rosso, non sarà chiuso finché non sarà tornato in positivo e bisogna restituire carte, assegni o altri strumenti di pagamento collegati al conto che si chiude.  

CATEGORIA RISPARMIO ANNUO IN EURO
ACQUA 30 €
ENERGIA ELETTRICA 160 €
GAS 135 €
SPESA ALIMENTARE 1.000 €
CONTO CORRENTE 100 €
TELEFONIA MOBILE 100 €
TELEFONIA/INTERNET 204 €
TELEFONO FISSO 30 €
RC AUTO 250 €
MUTUO 1.128 €
PRESTITO PERSONALE 270 €
ACQUISTI 870 €
TOTALE RISPARMIO IN UN ANNO 4.277 €

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